Roma è una città
cara sia
per dormire
che per mangiare. Si sa, si accetta e ci si adegua, cercando
il
miglior rapporto qualità/prezzo. Sono stata recentemente a Roma, per
un paio di giorni, e, pur non rinunciando a
McDonald's, che per me è
la soluzione più semplice in città molto care (le sue insalate, più
dei suoi Happy Meals, mi hanno risolto più di una cena), ho scoperto
alcuni localini in cui tornerò, dovessi tornare nella Caput Mundi
(mi devo un'escursione a Villa Adriana, la tenuta dell'Imperatore
Adriano, a cui ho dedicato la mia tesi di laurea e che non vedo da
allora, un paio di decenni fa, ormai). Ve li segnalo, nel caso di
vacanze romane che non prevedano budget altissimi per i pasti.
Focacci
Giro
turistico classico nel centro di Roma, tra piazza di Spagna, Trinità
dei Monti e via Margutta, e agitazione, quando si vedono
menù che
non scendono sotto i 30 euro e
pizze che partono da 10 euro. Si gira
e rigira intorno a via del Corso e via Condotti e si trova,
in via
della Croce, questa piccola salumeria, da cui escono tante persone
con panino in mano. Una vera scoperta! All'interno un'
ampia scelta di
salumi e formaggi, per panini deliziosi da consumare camminando nei
dintorni o fermandosi sulla panchina delle belle piazze romane. La
cosa bella è
la gentilezza del personale, che
consiglia cosa
abbinare, tra salumi e formaggi, per riempire il panino. Io,
prosciutto cotto e un formaggio fresco romano. Focacci è fornito
anche di bevande, io, ovviamente, una mezza di acqua. Il tutto per
meno di 5 euro.
Maccaroni Express
La tradizione vuole che
vada a Roma in treno, scenda a Termini e abbia prenotato albergo in
via Cavour o dintorni, per questioni economiche e logistiche. E
tornando verso l'albergo, cercando di capire dove mangiare senza
essere spennata ed essendo già rassegnata all'idea di comprare
qualcosa in qualche supermercato (carissimi pure i supermercati!),
scopro questo
locale piccolissimo, con soli tre tavolini, un bancone
e
cucina a vista. Qui un paio di cuochi,
velocissimi e gentili,
preparano i vari primi della tradizione romana o dell'Italia
Centrale, con grande uso di sughi, pecorino e guanciale nelle diverse declinazioni possibili, serviti in piatti e con posate di plastica. Le mie tagliatelle, con zucchine e guanciale, con
una mezza bottiglietta d'acqua (io quello bevo),
per circa 8 euro. Il
locale è davvero piccolo, se volete sedervi, l'ora di punta non è
la migliore idea, ma le paste meritano.
Eataly
Dopo aver
visitato San Paolo fuori le Mura, una delle mie chiese romane
preferite, viste l'ora e la mappa, mi sono detta, perché non
arrivare da Eataly? Venti minuti di passeggiata, sono arrivata e mi
sono
innamorata dell'antica stazione Ostiense, opportunamente (e
magnificamente) ristrutturata: l'Eataly romano è molto più grande
di quello di Torino, offre più prodotti e ha molto più spazio per i
suoi localini. Quando sono andata io, il
Ristorantino delle Osterie
proponeva la
cucina siciliana per l'intero mese, così è stato bello
tornare ai sapori dei piatti dell'isola, così intensi e
riconoscibili, mentre il sole faceva capolino dalle grandi vetrate.
Se andrete da Eataly ci saranno altre cucine ospiti; fate un salto
perché
valgono la pena sia la sede sia i dintorni (non i più
immediati): siamo a pochi minuti dalla Piramide e dalle Mura
Aureliane.
La Scaletta
A Trastevere non si può non
provare uno dei localini delle deliziose vie che circondano Santa
Maria di Trastevere. Ma quale? Controllando sempre i prezzi e
lasciandosi
ispirare dalle apparenze, che sono quelle che colpiscono
(come il fatto di non avere buttadentro che ti rendono la vita
impossibile e ti spingono a evitare il locale), ecco un pranzo a La
Scaletta, ristorante-pizzeria di via della Scala. Arredamento tradizionale, con tanto legno e tovaglie di plastica (ma tutto pulito, anche i servizi), personale
abituato ai turisti che non
tornano quindi chissenefrega, il ristorante offre
buoni piatti della
tradizione romana. E qui è il posto in cui ho assaggiato una
pasta
all'amatriciana, doverosa a Roma, insieme alla carbonara, ovviamente.
Un'amatriciana ben cucinata, con spaghetti al dente e pancetta ben
inserita nei sapori. Con acqua, pane e servizio,
meno di 12 euro.
Insalata ricca
L'insalata ricca è una catena di
ristoranti, che hanno il loro punto di forza nelle paste e nelle
insalate. Li ho scoperti ai tempi della mia tesi di laurea e ritrovare il mio
preferito, in Largo dei Chiavari (accanto alla chiesa di Sant'Andrea
della Valle, praticamente), è stato un'allegria. Così, in una
giornata di pioggia, un pranzo è stato qui, tra
camerieri cortesi e
volenterosi nel loro italiano stentato (i ristoranti romani devono
avere problemi a inserire camerieri italiani nei loro staff, ci sono
quasi sempre extracomunitari, e va bene, se in regola con i
documenti, ma che almeno conoscano la lingua, visto che devono
interagire con i clienti...), una
bruschetta al pomodoro e
un'insalatona con di tutto un po' (ce ne sono di vari tipi,
divertitevi), ricordando i tempi della mia tesi. Pranzo
tra 15-20
euro.
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