Dal
Salone Internazionale del Libro di Torino, un bel comunicato stampa
che testimonia, ce ne fosse ancora una volta bisogno che sì, con la
cultura si mangia. Secondo quattro ricerche realizzate in occasione
del Salone 2017, la kermesse è un motore del sistema economico e
sociale, con "capacità
di generare forti ricadute in termini di investimenti e di crescita
civile". Un gruppo di lavoro dell'Università di Torino,
guidato dai professori Giovanna Segre, Piervincenzo Bondonio e
Marcello Bogetti, ha realizzato una ricerca sull'impatto e la
ricaduta economica, il cui studio non è ancora terminato
definitivamente. Ma, spiega il comunicato stampa, si possono
"anticipare alcuni dati che offrono indicazioni importanti".
Eccoli:
"Tanti i visitatori fedelissimi (il 38% dei visitatori ha
affermato di partecipare al Salone da oltre 7 anni) quanto quelli
incuriositi dalla novità: il 24,5% degli intervistati ha dichiarato
di essere alla prima edizione, un dato in crescita rispetto al
passato. I visitatori intervistati provengono per il 56% dall'area
metropolitana di Torino e per il 44% da luoghi fuori da essa; nel 32%
dei casi da altre regioni. Oltre l'86% di coloro che provengono da
fuori area metropolitana di Torino viene in città esclusivamente per
visitare il Salone. La spesa media dei turisti che pernottano
(composta da pernottamento, ristorazione, shopping, servizi turistici
e trasporti) cresce del 9,4% rispetto all'edizione 2013, passando da
una media di 100 euro al giorno a circa 200 euro. Il Salone 2017
ha attirato da fuori città il 64,3% dei visitatori e perciò ha
aumentato la sua attrattività rispetto all'edizione del 2013, nella
quale la quota di persone che arrivava da fuori città era il
54,9%. Complessivamente il giro
d'affari che scaturisce dalle vendite di libri nel Salone 2017 è stimato in un valore pari a oltre 5,7 milioni di euro. Questo
dato è molto elevato se paragonato al risultato del Salone 2013,
poiché allora fu calcolato non applicandolo al numero dei visitatori
unici effettivi ma al numero dei passaggi dichiarati: il dato 2013
andrebbe quindi opportunamente depurato per renderlo
metodologicamente comparabile con l’attuale. Infine, un dato
forte e promettente è quello che ci dice che il 92% del campione
degli oltre 2.100 intervistati ha espresso l'intenzione di tornare
per il Salone 2018".
Quorum/YouTrend ha realizzato una
ricerca sul gradimento del pubblico, con risultati molto positivi: il
78% degli intervistati è "molto soddisfatto" della sua
visita, dando una valutazione di 8,7 su 10 all'allestimento e al
programma degli eventi, 9 alla qualità del personale, 8,4 al
servizio di biglietteria e prenotazioni online.
La ricerca più
interessante per le ricadute economiche in città è di Turismo
Torino e dell'Osservatorio Turistico Torino e provincia: il tasso di
occupazione medio delle camere alberghiere nel periodo del Salone si
è attestato al 93%, una percentuale che conferma "la
straordinaria capacità di attrazione turistica del Salone valutato
come singolo evento". "Tra i non residenti in Torino e area
metropolitana, il 34,3% ha effettuato la visita in giornata; il 27,3%
si è fermato 3 notti o più; il 25,3% 2 notti e una percentuale
inferiore (13,1%) soltanto una notte. Una tendenza, come confermato
anche dalla ricerca dell'Università, a prolungare il proprio
soggiorno a Torino, con i conseguenti effetti di ricaduta".
La
quarta ricerca, infine, ha analizzato la reputazione e i trend sui
social media, sia nei mesi precedenti che nel corso dell'evento,
facendo un confronto con quelli di Tempo di Libri, l'evento milanese
nato dalla scissione degli Editori dal Salone del Libro. Lo studio è
di Quaerys e ha permesso di "analizzare la risonanza del Salone
sui canali social Facebook e Twitter e il rapporto con le rispettive
community e influencer non soltanto in termini assoluti, ma
attraverso il raffronto diretto con una manifestazione similare e
concorrente. Ecco alcune anticipazioni. La pagina Facebook del Salone
di Torino ha dimostrato una capacità di engagement tripla rispetto a
Tempo di Libri: 3.860 interazioni quotidiane contro le 1.273 della
fiera milanese. Su Twitter lo User Generated Content, ossia il volume
di tweet generato direttamente o indirettamente dal Salone del Libro
di Torino, è risultato doppio rispetto a quello prodotto attorno a
Tempo di Libri, pur frequentato dagli stessi influencer e opinion
leader presenti a Torino: 22.924 tweet contro 11.739".
30
anni e non dimostrarli: nonostante le vicissitudini della sua
gestione, il Salone del Libro gode di ottima salute e reputazione tra
i visitatori ed è un gioiello della cultura torinese che produce
anche ricchezza per la città. Che Torino non smetta di credere e di
puntare sugli eventi e sulla cultura, per creare posti di lavoro di
qualità e per richiamare un turismo attento e colto.
Il 31° Salone del Libro di Torino si terrà dal 10 al 14 maggio 2018.
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