Nella notte
tra l'11 e il 12 aprile del
1997, Torino rimase sveglia fino all'alba, al vedere una delle sue
cupole più amate e più simboliche trasformate in una specie di
torcia. La
Cappella della Sacra Sindone, geniale invenzione di
Guarino Guarini, sospesa
tra il Duomo e Palazzo Reale, fu devastata
da un
incendio causato da un cortocircuito. I danni furono
incalcolabili e da allora i restauri si sono sempre mossi
con grande
difficoltà, a causa dell'
assenza di documentazione, che aiutasse a
capire la statica della complessa struttura guariniana; sono stati
anzi proprio i lavori di restauro a svelare parte delle tecniche
costruttive impiegate nel cantiere seicentesco.
A vent'anni dall'incendio, i Musei Reali informano che
i lavori di restauro sono entrati
nella loro fase finale. Restituita
alla struttura la sua capacità statica, adesso si sta provvedendo al
rifacimento dei tetti, degli infissi, degli impianti di illuminazione
e infine si provvederà allo smontaggio della struttura di sostegno e dei ponteggi.
"Proprio in questi giorni, il testimone passerà dall'impresa
che sta terminando i
lavori di ricostruzione delle superfici interne,
alla nuova impresa che ricostruirà i serramenti, le coperture e le
murature esterne" spiega il comunicato stampa. È ancora il
comunicato stampa a raccontare la complessità dei lavori realizzati
finora: "I lavori di riabilitazione delle strutture in
elevazione della Cappella della Sindone (collaudati due anni fa)
hanno previsto
la sostituzione completa, al primo livello, di 13
colonne su un totale di 30 dell'ordine minore, di tutte le 8 lesene
dell'ordine maggiore, delle 2 colonne e dell’arco sghembo di
affaccio verso il Duomo e della trabeazione del vestibolo Nord-Ovest.
Tutto realizzato in
marmo nero di Frabosa Soprana (Cuneo). La cava,
quasi del tutto esaurita, è stata
eccezionalmente riaperta per poter
fornire il marmo sufficiente al restauro. Ai livelli superiori,
realizzati in marmo bigio di Frabosa, sono stati smontati e
sostituiti numerosi altri elementi: dal secondo al quarto livello,
parti degli archi e parti di pareti, pilastri e trabeazione della
galleria che corre lungo il perimetro del tamburo; inoltre sono state
inserite nuove
catene in acciaio in corrispondenza dei sei ordini di
archetti sovrapposti e sono stati sostituiti i tre ordini inferiori
di archetti; infine, mentre sono stati consolidati i tre ordini
superiori, è stata inserita la
struttura di sostegno della stella e
sono state rimosse le catene provvisionali esterne, strutture di
sicurezza che furono messe in opera durante la fase di emergenza post
incendio. Ma non solo: a tutti i livelli sono stati eseguiti i
lavori
di consolidamento delle murature laterizie, compresi quelli degli
archi dei finestroni e del cestello; i lavori di consolidamento delle
volte degli scaloni verso il Duomo e dei due vestiboli; i lavori di
consolidamento dei costoloni esterni e degli archi di scarico nel
cunicolo superiore del tamburo. Infine è stata eseguita la
ricucitura della lesione situata alla base del tamburo e sono state
inserite la nuova catena dei finestroni del tamburo e la cerchiatura
esterna alla base dello stesso."
L'obiettivo è smontare i
ponteggi e le strutture di sostegno
entro la fine dell'anno, in modo
da poter aprire la Cappella al pubblico
tra la fine del 2017 e i
primi mesi del 2018; gli ultimi interventi, come il restauro
dell'altare, potranno essere compiuti con la Cupola già aperta e
dopo lo smontaggio della struttura di sostegno. Alla sua riapertura,
la Cappella della Sindone entrerà a far parte del
percorso dei Musei
Reali, valorizzando il suo ruolo di testa di ponte tra Palazzo Reale
e Duomo, tra potere temporale e potere divino.
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