Silvia Ceriegi, la vulcanica blogger di
trippando, ne ha inventata un'altra per il
progetto #insiders:
l'ABC della tua città, ovvero le
lettere
dell'alfabeto per descriverla. L'idea mi era
piaciuta subito, ma l'ho abbandonata perché giudicata troppo
complicata, non appena ho letto
l'articolo di Silvia sulla sua Pisa.
Non ce la farò mai, ho pensato, pensando a Torino e al tempo che
avrei impiegato cercando un qualcosa per ogni lettera. Poi ieri sera,
un po' per caso e un po' per gioco, ho iniziato a cercare le
definizioni di Torino per ogni lettera con mia madre, mia sorella e
il suo fidanzato; ci siamo divertiti e la migliore conclusione è
quella di mia sorella: "Avevamo paura di non riuscire a coprire
tutte le lettere e ci vuole più di un alfabeto per raccontare
Torino!" Grazie a Silvia, a Luca e alla mamma per aver partecipato al
gioco ed ecco l'
ABC di Torino!
Armeria Reale
E'
uno dei miei posti preferiti di Torino, per la meraviglia che suscita non appena si entra (e succede
tutte le volte, non è effetto della prima volta!). Si trova nel
complesso dei
Musei Reali, che comprende anche Palazzo Reale,
Galleria Sabauda e Museo d'Antichità, ed è ospitata nella
Galleria
Beaumont, uno splendido spazio di affreschi e stucchi dorati, in cui
cavalli, cavalieri e armature si susseguono come in parata. Tra i
gioielli da non perdere,
un'armatura di gala di Emanuele Filiberto, il Duca
che portò la capitale a Torino.
Bicerin
Torino è una delle patrie italiane del
caffè e del cioccolato e il Bicerin è una specie di loro sintesi,
essendo formato da caffè, cioccolato e crema di latte. E' una delle
bevande predilette dai torinesi e leggenda vuole si debba gustare al
Bicerin, lo
storico locale davanti al Santuario della Consolata; in
realtà viene servito in tutti i caffè della città. Da qualche
tempo è
protagonista anche delle Merende Reali, che ripetono i riti
del 700 e dell'800, con biscotti e bagnati da accompagnare alla
cioccolata (Merenda Reale del 700) e al Bicerin (Merenda dell''800).
Circolo dei Lettori
Il Circolo dei Lettori ha appena
celebrato
i suoi primi 10 anni ed è un posto davvero unico in
Italia: è un centro culturale in cui si incontrano
scrittori che
presentano libri, lettori che seguono corsi o approfondiscono
tematiche in cicli di conferenze, luogo di confronto sui temi
dell'attualità politica, sociale e culturale. In pochi anni è
diventato uno dei punti di riferimento della vita culturale cittadina
ed è vivacizzato anche d
a Barney's, il suo bar, in cui ci si
incontra per il brunch o una merenda. La Torino colta ed elegante
declinata nel XXI secolo.
Dentiera di Superga
E' uno dei
mezzi di trasporto turistici più amati dai torinesi ed è unica nel
suo genere, perché offre un viaggio, dalla Stazione di Sassi fino
alla Basilica di Superga, su una
tranvia a dentiera. Il percorso dura circa mezz'ora e regala panorami immersi nel verde, fino all'arrivo a
Superga, da dove si gode di una
magnifica vista su Torino, oltre che
delle doverose visite alla basilica juvarriana, alle Tombe Reali dei
Savoia e al monumento che ricorda la caduta dell'aereo del Grande
Torino, il 4 maggio 1949. Il sito web per le informazioni su prezzi e orari
è gtt.to.it
Esoterica
Si
parla di Torino e come non citare la sua fama di
città
magica: chi non sa che è uno dei vertici del triangolo della
magia bianca, con Praga e Lione, e della magia nera, con Londra e San
Francisco? Ma non è solo questo: in piazza Statuto, sotto il
monumento dei caduti del Frejus, ci sarebbe l'
ingresso all'Inferno,
una delle statue davanti alla chiesa della Gran Madre
indichierebbe dove è stato sepolto il Sacro Graal, nelle gallerie
sotterranee gli alchimisti del re cercavano la pietra filosofale. E
se volete saperne di più, non perdetevi i tour della Torino Magica e Sotterranea
di Somewhere!
Fashion
Come il cinema, la radio, la tv, anche
la moda è nata a Torino, per poi emigrare altrove. Non solo le
sartine immortalate poi da Cesare Pavese, ma anche le
prime sfilate e le
prime grandi firme e, soprattutto, un gusto per il vestire che non è
andato perduto nel tempo e si è arricchito con le immigrazioni della
città industriale. A raccogliere quell'eredità, tanti giovani
designers, che nei loro atelier propongono una moda attenta ai
dettagli. Nessun nome: cercateli tra San Salvario e Vanchiglia,
ai mercati
Emporium San Salvario e
Una storia tra le dita, vi
sorprenderanno!
Guido Gobino e
Guido Castagna
Guido Gobino e Guido Castagna sono due dei maestri
cioccolatieri più apprezzati di Torino e con loro rendo omaggio a
tutti gli artisti che con le loro prelibatezze dolci rendono Torino famosa
nel mondo.
Gobino è in via Cagliari 15 e via Lagrange 1;
Guido Castagna, oltre che nella natia Giaveno è anche in via Maria Vittoria 27c, e ha appena vinto 4
medaglie a Londra per i suoi gianduiotti e praline. Tutti e due attenti alla qualità degli ingredienti e tutti e due orgogliosi dell'artigianalità dei loro prodotti. La
lezione di
Slow Food applicata al cioccolato, non
perdeteli!
Hu
E' uno dei cognomi più diffusi
della
Torino multiculturale, che vive e lavora accanto a noi. Non c'è
solo la comunità cinese, che è tra le più silenziose, ci sono
anche i romeni, i marocchini, gli egiziani, i peruviani: aiutano le
nostre famiglie, costruiscono le nostre case, presentano i loro
prodotti e offrono il loro cibo e la loro cultura. Il
MAO racconta le
culture orientali con conferenze e mostre, il Centro
Dar-al-Hikma
intende far conoscere la cultura islamica, i ristoranti etnici sparsi
in città raccontano questa nuova Torino e
grazie anche ai silenziosi
signori Hu.
Italia
Sarà banale dirlo, ma l'
Italia è nata
qui, nei caffè storici in cui gli esiliati di mezza Europa si
riunivano, nelle politiche astute di Camillo Benso conte di Cavour,
che seppe portare la causa italiana all'attenzione delle grandi
potenze. Dell'Italia, Torino è stata
la prima capitale e con l'Italia
continua ad avere un rapporto affettuoso, memore di tutto quello che
le è costata: poche città espongono ai balconi il tricolore con la
passione con cui lo fa Torino e non solo durante i Mondiali di
Calcio. Per i 150 anni dell'Unità qui era tutto un tricolore e
viva
l'Italia, con tutti i suoi problemi.
Liberty
Dici Torino e
pensi alle splendide chiese barocche e ai grandi viali ottocenteschi.
Bisogna invece pensare anche alla
bella stagione del liberty, che ha
regalato a Torino l'eleganza distaccata a cavallo tra il XIX e XX
secolo. L'architetto simbolo è
Pietro Fenoglio, che ha firmato
alcune delle case più belle dell'epoca: da Villa Scott, in collina
(corso Lanza 57), a
Casa Fenoglio-Lafleur, in corso Francia.
Architetture di
bow windows, vetri colorati, decorazioni vivaci, alla
Crocetta e in collina, in Cit Turin e in centro, bisogna camminare
sempre con il naso all'insù!
Mole Antonelliana
Lo ammetto, con la
M ci sono tante cose: dai mercati rionali (e Porta Palazzo!), che
rendono Torino speciale, fino alla metropolitana, prima in Italia
senza conduttore e con i binari chiusi ai passeggeri da vetrate
protettive. Ma poi pensi alla M più importante di tutte, la Mole
Antonelliana, il
nostro simbolo, il nostro punto di riferimento più
amato, Nostra Signora di Torino, e non ce n'è più per nessuna M. Al
suo interno, il
Museo Nazionale del Cinema, che racconta l'epopea
della settima arte, anche lui imperdibile. PS Con M c'è anche
Monviso...
Nutella
La Nutella è un'appassionante storia
piemontese, nata a Torino negli anni 20, quando
Pietro Ferrero apre
una pasticceria in città; la scarsità di cacao fa sì che lo
sostituisca in parte con le nocciole delle sue Langhe originarie;
nasce così un '
pastone' che viene consumato con il pane. Negli anni
'40, chiusa la pasticceria, Pietro torna nelle Langhe e apre un
laboratorio ad
Alba, dove perfeziona il suo pastone. Sarà più o
meno un decennio dopo che suo figlio Michele, dopo molteplici prove,
lo renderà cremoso e lo chiamerà Nutella. E ancora oggi, cosa
sarebbe il mondo, senza la Nutella?!
OrtiAlti
Nella Torino
post industriale si stanno
affermando gli orti urbani, entrati a far parte anche del programma
verde dell'amministrazione. La cosa curiosa è che gli orti stanno
sorgendo anche sulle terrazze e sui tetti piani degli edifici
cittadini, trasformandosi così in momenti di socializzazione. L'orto
alto più famoso è
oursecretgarden dello
Studio 999, a San Salvario;
da lì, due architette dello Studio 999 vedono tutto un filone di
progetti possibili e iniziano l'avventura di OrtiAlti, progettando
orti sui tetti e nelle terrazze, che sono diventati anche casi di
riscatto sociale.
www.ortialti.com
Po
Cosa sarebbe Torino senza il Po, il più importante dei
suoi
quattro fiumi (gli altri tre sono la Stura, la Dora e il
Sangone)? La sua stessa storia sarebbe diversa: il successo di
Torino, rispetto ai villaggi dei dintorni, è stata la vicinanza
all'
unico ponte che permetteva di attraversare il fiume e muoversi
tra la Pianura e i passi alpini occidentali. Un tempo via di traffico
commerciale e di
loisir reale, adesso il grande fiume è parte
essenziale della scenografia e della vita cittadina: lungo le sue
rive ci sono soprattutto
zone verdi, per passeggiare, per osservare,
per amarlo.
Quadrilatero Romano
Il cuore di Torino, la
scacchiera romana da cui tutto è iniziato, è in questo piccolo
quartiere, riscoperto negli ultimi anni, dopo un lungo periodo di
abbandono e precarietà. Si sono ristrutturati gli edifici malandati,
sono arrivati i giovani professionisti, sono stati aperti laboratori, negozi e locali spesso multietnici e il Quadrilatero Romano è diventato uno
dei luoghi
prediletti della Torino che ama la notte, l'edonismo e la
buona compagnia. Nelle sue vie strette e perpendicolari, girate
sempre
con il naso all'insù, a osservare architetture e scorci: a
volte sembra Parigi.
Residenze Sabaude
Torino non sarebbe
la stessa senza i Savoia, che l'hanno eletta come loro
capitale
e le hanno regalato quelle atmosfere di città europea che può
vantare ancora oggi. Tutt'intorno i sovrani hanno costruito una serie
di
residenze di piacere, che costituiscono un sistema più unico che
raro: il Castello di Agliè, la Reggia di Venaria Reale, il Castello
di Rivoli, la Palazzina di Caccia di Stupinigi e il Castello di
Racconigi (CN), tutte nel raggio di 40 km da Torino, sono una
corona
di delizie affascinante. Non rinunciate a scoprirle e a perdervi nei
loro giardini!
Superga
La S propone
Savoia, come la
dinastia che ha regnato su Torino,
Sabauda, che indica tutto un
modo di essere, ma è giusto che vada a
Superga, l'altro grande punto
di riferimento cittadino, il primo che si vede da lontano e fa pensare a casa. La Basilica di Superga è un
ex voto di re Vittorio Amedeo II ed è il primo edificio di Filippo Juvarra a Torino, tutto un
programma architettonico. Per noi granata, Superga è anche
Grande
Torino: le vorremo bene per sempre ed è strano questo legame, visto
quello che ci ha tolto. E' che Torino è speciale anche nelle sue
tragedie.
Toret
Torino è una città
ricca d'acque, non
solo i suoi quattro fiumi, ma anche le vicine Alpi. Per questo noi
torinesi siamo abituati ad avere molte fontanelle a cui dissetarci,
camminando in città; sono ben 719, sono verdi, hanno la forma di
testa di toro e le chiamiamo
toret. Sono uno degli elementi più
amati della torinesità e recentemente sono diventati anche strumenti
di informazione: la app
I love toret li sta trasformando in una sorta
di
hot spot, a cui basterà puntare lo smartphone per avere tutte le
info turistiche dei dintorni del toret. Non male, no?
Understatement
Indica il
modo di essere dei torinesi: fare
le cose senza vantarsi, in silenzio, quasi senza farlo sapere.
Difficilmente Torino e i torinesi si vantano dei primati ottenuti
durante la loro storia, difficilmente esaltano le cose belle che
conservano. E' solo negli ultimi anni, probabilmente
dalle Olimpiadi
del 2006, che non solo sappiamo che Torino è bella e affascinante, ma ci piace che lo sappiano anche gli altri. Sempre senza vantarci e senza
urlare, ma
con costanza e con tenacia, che sono probabilmente le doti
più importanti della città. Insieme alla
passione, anche se non si
direbbe mai.
Vigneto di Villa della Regina
Con Parigi e Vienna, Torino è
l'
unica città europea con un vigneto nel proprio abitato. Si trova a
Villa della Regina, in collina, a pochi passi dalla Gran Madre e con
una vista mozzafiato sulla città, ed è il risultato di un recupero
di grande fascino. Affidato all'
Azienda Balbiano, produce il
Freisa
di Chieri DOC Vigna Villa della Regina (il primo è dell'annata
2011). E' gemellato con il vigneto Clos Montmartre di Parigi e con quello del Castello di
Schoenbrunn di Vienna: insieme gli unici tre vigneti urbani europei
promuovono e valorizzano i loro prodotti. Info
www.vignadellaregina.it
Zebra
Si è accennato al Torino, attraverso Superga,
giusto accennare anche alla
Juventus, sulla lettera del suo simbolo,
la zebra. E' una delle squadre
più amate d'Italia, è una delle più
vincenti di sempre, ha con Torino un rapporto strettissimo, anche se,
curiosamente, i torinesi doc tifano più facilmente per il Toro. Se
la amate, o semplicemente amate il calcio, due le tappe
irrinunciabili: lo
Juventus Stadium, con il Museo che conserva le
coppe e i
memorabilia della sua lunga storia, e lo
Juventus Store, in
via Garibaldi, davanti al quale c'è sempre qualche turista che si fa una foto.
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